venerdì 18 maggio 2018

Il cervello di musicisti e bilingue fa le cose con meno sforzo

Imparare a suonare uno strumento musicale o a parlare un'altra lingua rende il cervello più efficiente, ovvero in grado di usare meno risorse e aree neurali per compiere un determinato compito. Lo rivela una ricerca pubblicata sugli Annals of the New York Academy of Sciences e condotta da Claude Alain, del Baycrest's Rotman Research Institute in Canada.
In passato alcuni studi hanno dimostrato che il bilinguismo o la capacità di suonare uno strumento musicale sono associati a una migliore memoria di lavoro, ovvero quella parte della memoria che ci permette di fare i conti a mente, di ricordare a memoria un numero di telefono appena letto e di ricordare la lista della spesa senza scriverla. In questo studio - che ha coinvolto 41 giovani tra musicisti, bilingue e individui di controllo che non suonavano né parlavano una seconda lingua - si è visto che i primi due gruppi mettono in campo minori energie mentali (minore attività neurale) e differenti aree cerebrali per portare a termine un certo compito, rispetto agli individui monolingue che non suonano. Quindi musicisti e bilingue devono compiere meno sforzo mentale per portare a termine un certo compito e questo potrebbe rappresentare per loro un vantaggio contro il declino cognitivo cui andiamo inesorabilmente incontro con l'età. (fonte: ANSA)