lunedì 29 febbraio 2016

Rihanna e Drake, c'è tanto Canada in "Work"

Drake e Rihanna sul set del Real Jerk
C'è molto Canada nella meravigliosa canzone di Rihanna, "Work", sia nel brano che nel video (almeno uno) che ne ha fatto seguito.
Assieme alla 28enne cantante delle Barbados c'è infatti il 'featuring' del rapper canadese Drake (è nato a Toronto), con cui Rihanna aveva già in precedenza lavorato in brani come "What's My Name?" e "Take Care".
Anche il video ha però molto di canadese anzi, quasi tutto: è stato infatti girato all'interno del ristorante Real Jerk, che si trova all'842 di Gerrard Street East a Toronto. Anche la regia è firmata da un canadese: si tratta di Director X, al secolo Julien Christian Lutz, anch'egli nato a Toronto, per metà svizzero e per metà originario di Trinidad & Tobago.



Vendola e Testa, nasce in Canada il bambino 'senza madre'

Eddy Testa e Nichi Vendola
Nichi Vendola ed Eddy Testa, coppia omosessuale di stampo italocanadese, ha 'partorito' un figlio. In questi tempi, dove tutto è possibile, scriviamo anche questa nelle 'stranezze' di questo 2016.
Qualcuno sobbalza e sottolinea, appunto, che ci mancherebbe, siamo nel 2016! Appunto, nel 2016 i diritti di un bambino, e della madre che l'ha partorito, vengono bellamente calpestati a vantaggio del desiderio, legittimo ma non per questo accettabile, di chi si è messo in testa che una coppia di uomini (o di donne) possa figliare.
Un gesto la cui riuscita avrebbe il senso di un miracolo, perché in natura non risulta che i mammiferi, di sicuro i primati, producano prole accoppiandosi con membri dello stesso sesso. Strano, quella stessa Madre Natura tanto invocata da ambientalisti, vegani e altra paccottiglia partorita dalla sinistra, in questo caso nulla vale. Quisquillie, pinzillacchere.
Passando alla triste cronaca, il figlio 'senza madre' della 'famiglia' Vendola-Testa si chiama Tobia Antonio, ed è avvenuto con la tecnica dell'utero in affitto, lecita in Canada (non certo una cosa di cui gloriarsi).
Il padre del bambino, sempre per la cronaca, è il signor Testa. Della madre, quella vera, per ora nulla si sa. Quella finta, a questo punto, fatti quattro calcoli, dovrebbe essere proprio Vendola. Auguri.

Trattato UE-Canada, conclusa la revisione giuridica

La mole di scambio di beni e servizi fra Canada e UE
Il completamento del 'legal scrubbing', la rifinitura legale, del testo dell'accordo Comprehensive Economic Trade Agreement (CETA) fra la UE e il Canada, annunciata oggi dal Commissario Cecilia Malmström, rappresenta "un importante traguardo verso la stipula definitiva del CETA".
E' quanto afferma il ministero dello Sviluppo economico in una nota sottolineando che è "un'intesa importante, da cui l'Italia si aspetta rilevanti ritorni in termini commerciali ed economici".
Si tratta, infatti, spiega il Ministero, del primo accordo ampio e approfondito raggiunto dall'Unione Europea con un paese membro del G7, che consentirà la rimozione quasi totale delle barriere tariffarie fra Europa e Canada, creando nuove opportunità di accesso al mercato.
"Il CETA - sottolinea il vice ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda - assicurerà importanti benefici al nostro Paese: dalla tutela dei prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) all'azzeramento di fatto dei dazi sui prodotti industriali, dall'accesso al mercato canadese dei servizi e degli appalti pubblici al superamento delle barriere non tariffarie".
Il 'legal scrubbing', prosegue Calenda, "ha anche permesso di aggiornare il capitolo sulla Protezione degli Investimenti, consentendo di raggiungere un risultato che tiene pienamente conto delle sensibilità manifestate dal Parlamento europeo e da parte dell'opinione pubblica. Il testo del CETA assorbe infatti il nuovo approccio UE su questo tema e sul meccanismo di risoluzione delle controversie, con punti fermi quali il diritto a regolamentare, etica e terzietà dei giudici, carattere permanente del sistema dei tribunali e modalità di appello. Un passo in avanti fondamentale che - osserva - trasforma l'iniziativa UE sugli Investimenti, di cui la Commissione si è fatta interprete, in un modello condiviso da un importante partner G7 suscettibile, quindi, di trasformarsi in un benchmark internazionale".
Il vice ministro conclude con l'auspicio "che la procedura per la firma e l'entrata in vigore dell'accordo CETA, raggiunto grazie all'impegno e alla determinazione della Commissione, possa concludersi nel più breve tempo possibile". (fonte: AGI)

White, Maram unica presenza canadese

Maram Aboul Enein
Al White di Milano una sola presenza canadese, e ovviamente Canada 2.0 è andato a curiosare.
Ci siamo così imbattuti in Maram Aboul Enein, designer di origine egiziana ma residente da anni a Montreal. Sua la presenza presso il box 137 di via Tortona 27 e suo il marchio 'Maram'.
Non mi dilungherò nel raccontarvi i dettagli della sua esposizione, anche perché, per riservatezza, Maram mi ha chiesto di 'svelare' l'intervista e le immagini girate solo dopo la sua imminente partecipazione alla Toronto Fashion Week.
Tutto rimandato poco dopo la metà di marzo, quindi, con la dolcissima ragazza egittocanadese a raccontare i dettagli del suo abbigliamento.

domenica 28 febbraio 2016

Pirelli ultrasoft nel GP Canada 2016

La Pirelli ha annunciato questo sabato le mescole che verranno utilizzate nel settimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno in programma Canada dal 10 al 12 giugno.
I piloti saranno obbligati a utilizzare due set di soft gialle e avranno a disposizione come alternativa le super morbide rosse.
Nelle qualifiche invece faranno la loro prima apparizione le ultrasoft viola, must per le vetture che riusciranno a entrare nel Q3 conclusivo.
Secondo le regole del 2016, chi non accede all'ultima fase delle qualifiche potrà montare il compound più soffice in gara. (fonte: f1grandprix.motorionline.com)

Sacchetti di plastica, Montreal dice basta

Montreal dichiara guerra ai sacchetti di plastica nei supermercati.
L'amministrazione comunale della città del Quebec sta infatti spingendo per approvare una misura che li metterebbe al bando entro il mese di gennaio del 2018.
In caso di approvazione, sarebbe la prima metropoli del Canada ad andare in questa direzione. Toronto, infatti, ci ha provato, ma fallendo, nel 2012. Il divieto, tuttavia, esiste in piccole città già dal 2007.
A Montreal, i sacchetti di plastica dovrebbero essere sostituiti da buste riciclabili.
"Stiamo agendo in maniera aggressiva, - ha detto il sindaco, Denis Coderre - è la miglior maniera per migliorare lo sviluppo sostenibile".
Non la pensano così, invece, le attività commerciali, secondo cui l'abolizione dei sacchetti danneggerà le vendite. (fonte: ANSA)

Virus Zika, 14 casi in Canada

Sono 14 i casi di virus Zika contratti da cittadini canadesi.
Lo hanno reso noto le autorità sanitarie del Canada (Public Health Agency), aggiungendo che tutti i pazienti contagiati avrebbero viaggiato nelle zone in cui si trovano i focolai del virus.
Non si ha pertanto notizia, almeno finora, della presenza della zanzara in terra canadese.
Le autorità della Provincia dell'Alberta hanno fatto sapere che tre casi sono stati registrati nel 2016, mentre un quarto risaliva addirittura al 2013.

Mika Zibanejad, servita la natural hat trick

Grande risultato per Mika Zibanejad, giovane svedese di origine iraniana, attaccante degli Ottawa Senators.
Opposta ai Calgary Flames in un derby canadese, la squadra della Capitale si è imposta per 6-4 anche grazie alle tre reti di Zibanejad, tutte realizzate all'inizio del terzo periodo, in un lasso di tempo di due minuti e 38 secondi, fra il 46'10" e il 48'48" (la rete centrale è stata realizzata al 47'59"), portando i Sens dal 2-4 al temporaneo 5-4.
Per Zibanejad la terza marcatura è stata quindi il 'game winning goal' (la rete che ha deciso l'incontro, ndr) e il coronamento di quella che in gergo viene definita una 'natural hat trick', ovvero una tripletta (hat trick) con tre reti realizzate consecutivamente, senza gol (propri o degli avversari) segnati nel mezzo da altri giocatori.

Parmigiano Reggiano, debutto a Whole Foods

E' stato ribattezzato 'Parm Crack'. Undici punti vendita canadesi della catena Whole Foods hanno cominciato a tagliare altrettante forme di Parmigiano Reggiano. Oltre che in Canada, l'evento ha toccato altre nazioni di lingua inglese, come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, per un totale di 438 negozi, con una simbolica forma per negozio.
"La catena Whole Foods - spiega Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano - già da qualche anno organizza in collaborazione con il Consorzio questa apertura spettacolarizzata delle forme per portare l'attenzione dei propri consumatori e clienti sul tema della qualità degli alimenti".
Campagne di questo genere, prosegue Deserti, "appaiono ancora più importanti all'indomani della scoperta, avvenuta proprio sul mercato americano, da parte della Food and Drugs Administration, del cosiddetto 'parmesan americano alla segatura', con cellulosa oltre i limiti consentiti, un prodotto che nulla ha a che fare con il vero Parmigiano Reggiano". Una scoperta "di pochi giorni fa - prosegue l'esponente del consorzio - che ha riportato all'attenzione del grande pubblico quanto sia dannoso lasciare alle pure logiche di mercato la produzione dei prodotti alimentari, senza il rispetto delle più elementari regole di produzione e delle corrette indicazioni sull'origine dei prodotti. In particolare in un mercato come quello Usa in cui è in crescita sia l'attenzione da parte dei consumatori, sia la domanda dei prodotti di alta gamma, come testimonia - chiosa Deserti - il +28% di esportazioni di Parmigiano Reggiano nel 2015".